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Abilitazione e accesso all’insegnamento in Italia

Un modello per un reclutamento efficiente e tecnologico del corpo docenti

di Paolo Masciocchi, Attilio Palermo, Valentina Pirovano, Vincenzo Sabatino

L’accesso alla professione di docente nella scuola italiana, nell’istruzione primaria e secondaria, presenta strutturali problemi, legati principalmente alla precarietà, alla lunghezza dei tempi burocratici di accesso, e all’incertezza del percorso. È noto che l’accesso al ruolo, quando i concorsi non soddisfino le necessità, spesso passi attraverso provvedimenti emergenziali, non ricorrendo nei decenni una revisione definitiva del quadro normativo secondo linee strategiche che consentano di valorizzare una figura chiave nel panorama di tutela della cultura e dell’immaterialità, qual è l’insegnante. L’applicazione dell’economia della formazione nella gestione del reclutamento dei docenti è una soluzione alle diverse criticità, dato che rivaluta la complessità del tema secondo l’ottica di un migliore rendimento complessivo delle assunzioni e delle sue ricadute nei servizi al cittadino.

Un primo fattore di efficientamento è da individuare nel percorso formativo, e nel valore pratico del titolo di studio ai fini del reclutamento. Finora la laurea è risultata essere una delle tante condizioni per accedere alla professione, mentre sarebbe fondamentale che divenisse elemento abilitante. La Laurea di Abilitazione all’Insegnamento (LAI) è la prima innovazione da introdurre nel quadro normativo, così che si avvii una fase di reclutamento e collocamento per merito degli insegnanti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, oltre che dei dirigenti scolastici.

Laurea di abilitazione

Si tratta di introdurre un nuovo tipo di laurea nell’ordinamento formativo italiano. È riservata ai soli laureati che hanno terminato il percorso universitario quinquennale (Laurea breve + Specialistica e/o magistrale) per conseguire la professione di docente di scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo e secondo grado, docente di sostegno. La sua durata è di un anno a cui se ne aggiunge un altro per conseguire il titolo di Dirigente Scolastico.

Le lauree di abilitazione all’insegnamento sono di 2 tipologie:

1. Laurea di Abilitazione all’Insegnamento Curricolare (LAIC)

2. Laurea di Abilitazione all’Insegnamento per il Sostegno (LAIS)

È unica invece la laurea di Abilitazione per formare i Dirigenti Scolastici:

1. Laurea di Abilitazione per la carriera di Dirigente Scolastico (LADS).

Con questo strumento è possibile inquadrare un secondo parametro di efficientamento, dal contenuto meritocratico, l’impiego dei Big Data ai fini del reclutamento del corpo docente.

Metadati (Big Data)

Tramite i Metadati (Big Data) è possibile eseguire il Reclutamento dei docenti in base a un meccanismo tecnologico che garantisce imparzialità e contemporaneamente valorizza il merito di ogni singolo docente abilitato con relativa laurea dopo il percorso formativo (v. schema sottostante). In più consente all’Abilitato stesso di scegliere la posizione lavorativa che andrà a ricoprire sulla base di Raccomandazioni tecniche personalizzate (algoritmo di raccomandazione) che tengano conto dei dati contenuti nell’Archivio di riferimento. In concreto, si tratta di costruire ex novo un archivio con un algoritmo, che fornisca delle opzioni di scelta, in base ai parametri elencati nell’archivio, in modo da permettere ai singoli laureati abilitati, dopo il percorso universitario, di scegliere la scuola, la cattedra e la località dove andare ad insegnare. Tali parametri tengono conto del percorso di studi effettuato e dei risultati conseguiti.

Un ulteriore paramento da introdurre per migliorare l’efficienza della formazione è legato al compenso percepito dalla categoria.

Reddito di Stabilizzazione

È il primo reddito (reddito iniziale) percepito dal docente che ha ottenuto la cattedra al termine del percorso formativo (laurea di abilitazione) e reclutativo (tecnologico) indicato. È il reddito con cui il docente entra nel mercato del lavoro, con il quale si può raggiungere l’obiettivo di avvicinarsi ai parametri europei, assicurando la stabilizzazione del docente in modo tale che possa vivere in modo decoroso in ogni località del nostro Paese. È contrattato a livello nazionale con i sindacati.

Obiettivi

Gli obiettivi che si andranno a raggiungere sono i seguenti:

1. Completa stabilizzazione del corpo docenti;

2. Tempi certi nell’assegnazione dei docenti alle scuole/classi;

3. Sostituzione dei concorsi pubblici nel mondo della scuola attraverso l’uso della tecnologia;

4. Soddisfacimento immediato delle richieste in materia, provenienti dalla Unione Europea in termini di PNRR;

5. Costruzione di un percorso di assoluta eccellenza per il sistema scolastico pubblico, che andrà a selezionare e assumere solo le persone realmente più meritorie, valorizzandole anche economicamente e umanamente nel ruolo che andranno a ricoprire.

ATTUAZIONE

Abilitazione

Laurea di Abilitazione all’Insegnamento curricolare (LAIC). Si tratta di aggiungere, al percorso di studi universitario, un anno di laurea di abilitazione all’insegnamento, per chi vorrà intraprendere la carriera di docente nella scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo e secondo grado. Tale anno aggiuntivo permetterà un’ulteriore formazione specialistica, di qualità, maggiormente rivolta all’acquisizione delle competenze e colmerà nel contempo la carenza di docenti italiani. Inoltre, l’anno aggiuntivo si focalizzerà principalmente sulla gestione della relazione fra docente e studente. La LAIC consentirà di reindirizzare tutti i precari di ogni genere e grado verso un unico veicolo formativo che abiliti subito all’insegnamento: proprio tale innovazione consentirà l’utilissimo vantaggio di eliminare tutte le complesse graduatorie al momento esistenti, valorizzando nel medesimo tempo le diverse specificità del singolo insegnante precario, attraverso un’attenta pianificazione e un controllo ottimizzato di gestione. Il costo dell’anno aggiuntivo per la formazione alla professione di docente della scuola d’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo e secondo grado sarà a carico del futuro docente. In conclusione, un anno aggiuntivo da sommare al percorso di studio universitario, nel momento in cui il laureato decida di intraprendere la professione di docente.

Le stesse considerazioni valgono anche per la Laurea di abilitazione all’insegnamento per il sostegno (LAIS). Considerazioni analoghe valgono pure per la Laurea di abilitazione per la carriera di Dirigente scolastico (LADIS).

Reclutamento

Si ottiene mediante strumenti di selezione automatica. Rispetto a tale fattispecie, l’Art. 97 c. 4 della Costituzione recita: “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge”. Pertanto, in ottemperanza alle richieste del PNRR e al principio indicato dalla Corte Costituzionale nelle Sentenze n. 40/2018 e n. 110 /20171, si introduce con una Legge ordinaria, come previsto dalla Costituzione e in riferimento al solo settore scolastico, una forma alternativa e più efficiente di reclutamento, di tipo digitale e automatico: un programma informatico (vale a dire un vastissimo archivio digitale e un algoritmo) dedicato alla scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo e secondo grado, capace di gestire il reclutamento e il collocamento dei docenti e tutte le loro esigenze lavorative. Si tratta quindi di non considerare più i concorsi pubblici come unica soluzione per accedere al mondo delle professioni scolastiche, in particolare a quella di docente e dirigente scolastico, ma di introdurre anche un più funzionale e valorizzante strumento tecnologico di selezione automatica. I vantaggi legati alla sostituzione dei concorsi con un programma informatico, infatti, sono molteplici. A titolo esemplificativo: a. abbattere in un colpo solo la maggior parte della burocrazia pubblica presente in questo settore; b. Tale modifica (non più concorsi pubblici) è in grado di generare un proficuo risparmio economico sul bilancio dello Stato, che sarà convogliato in un Fondo Nazionale di Accumulo (FNAC). In definitiva, infatti, non sarà più necessario indire e gestire concorsi per accedere (abilitarsi) alla professione di docente, ma sarà sufficiente il solo percorso universitario abilitativo, abbinato all’uso della tecnologia.

1 Si tratta quindi di una delle ipotesi in cui è tutelabile il buon andamento dell’Amministrazione, nonché emergono peculiari e straordinarie esigenze di interesse pubblico idonee a giustificare l’intervento con Legge ordinaria.

Tecnologia e collocamento

Si tratta del binomio tecnologia/ deburocratizzazione. Il programma informatico, molto facilmente e velocemente realizzabile, consentirà di passare subito dall’istruzione abilitante universitaria all’insegnamento, eliminando la moltitudine di graduatorie attualmente esistenti, il precariato e la frequenza di una formazione complementare per poter avere punteggio e poter insegnare. A titolo esemplificativo, alcuni dei parametri di selezione digitale, per portare al collocamento il docente, sono i seguenti: media voto delle 3 Lauree (breve, specialistica e abilitativa all’insegnamento, ed eventualmente degli esami con voti più alti in caso di pareggio); età; età di precariato; età della Laurea magistrale o vecchio ordinamento; continuità di insegnamento (aver già lavorato); territorialità (preferenza territoriale); vicinanza; stabilizzazione e altre variabili ancora.

Economia, Reddito di Stabilizzazione ed Europa

Sotto il profilo economico, il progetto introdurrà il “Reddito di Stabilizzazione”. Si tratta di un reddito di riferimento per la professione di docente espresso sotto forma di contratto collettivo, da siglare con i sindacati (il principio è quello dell’introduzione di un reddito di “inizio carriera”). In questo modo si risolveranno contemporaneamente due dei problemi attuali della scuola: la stabilizzazione e la mobilità degli insegnanti. Il Reddito di Stabilizzazione, infatti, permetterà di raggiungere la stabilizzazione anche nelle aree più disagiate del nostro Paese o dove il costo della vita è più alto. In più, il Reddito di Stabilizzazione può diventare una vera e propria proposta italiana per l’Europa, quale elemento capace di armonizzare gli stipendi dei docenti nella UE, incanalando su di sé le risorse messe a disposizione dal PNRR e altre risorse economiche europee.

Risparmio economico

Il presente Progetto di innovazione del mondo della scuola dal lato docenti comporta anche un completo ridisegno delle strutture scolastiche centrali e territoriali, che permetterà una notevole semplificazione della burocrazia. Tale risultato, infatti, si può ottenere attraverso una riorganizzazione e snellimento delle strutture scolastiche locali, in modo da liberare numerose risorse economiche sia a favore dei docenti (es. borse di studio per azzerare i costi della laurea di abilitazione all’insegnamento), sia a favore degli studenti (es. politica di sostegno allo studio che permetterebbe di ridurre l’abbandono scolastico o di premiare i più meritori con borse di studio), includendo anche una ripianificazione delle classi (es. classi-pollaio: concretizzare l’obiettivo di un rapporto docenti/alunni = 1/15).

 

Conclusione

Il Progetto vuole presentare un’opportunità di portata storica per il nostro Paese nel campo della formazione e della valorizzazione umana, al fine offrire finalmente una scuola efficiente, valorizzante e meritocratica.

Descrizione

Il docente che in Italia vorrà accedere alla carriera scolastica, per ogni ordine e grado, dovrà seguire il seguente schema:

 

Si ipotizza una cifra indicativa pari a 2.500 Euro mensili netti per il Reddito di Stabilizzazione.

Strumenti

All’interno del presente Progetto, il ruolo della tecnologia è fondamentale. L’impianto appena esposto, infatti, sarà integrato da un programma informatico (Big Data).

Le funzionalità che offre il programma informatico saranno integrate con le caratteristiche stabilite in fase di realizzazione dello stesso. A titolo esemplificativo:

1. Il collocamento avverrà direttamente dall’Università verso il mondo della scuola attraverso il programma informatico stesso, che realizzerà il collegamento tra l’offerta e la domanda di lavoro, eliminando la necessità del concorso. Le singole scuole compileranno l’Archivio informatico del Ministero entro il 15 Luglio di ogni anno, inserendo i posti da andare a ricoprire e consentendo al singolo docente di scegliere la propria posizione lavorativa.

2. Il programma informatico avrà al suo interno un motore di “raccomandazione” che orienterà alla carriera i docenti (c.d. “mobilità interna ed esterna”);

3. Il programma informatico, inoltre, potrà essere organizzato sia per quanto riguarda la domanda (le scuole direttamente) che l’offerta (il collocamento docenti), sia su base nazionale, che regionale e provinciale.

4. Sarà il docente abilitato a scegliere la destinazione (scuola dove andare a insegnare).